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14 maggio 2012 1 14 /05 /maggio /2012 09:20

Ieri si è celebrata la festa scudetto della Juventus, la partita aveva poco da dire se non celebrare lo scudetto e l’addio di Del Piero davanti al suo pubblico.


Del-Piero-Scudetto.jpgLa gioia pazzesca per lo scudetto si è quindi intrisa della tristezza per la fine di un’epoca, Alex da vero campione gioca, si fa male, stinge i denti e segna, poi a inizio secondo tempo lascia il campo sommerso da un’ovazione che sicuramente merita e che a me a fatto venire i brividi.


Non c’è bisogno di ricordare quanto grande sia stato Del Piero per la Juve, i numeri sono dalla sua parte, parlano per lui, 19 anni di Juventus, il giocatore con maggior presenze e maggiro gol segnati, l’avventura in serie B ed il ritorno alla vittoria, questo è Del Piero e molto di più.


Un campione mai sopra le righe, che ha imparato a essere leader, a vivere con e per la squadra.

 

Con lui finisce un’epoca segnata da tanti trionfi, segnati dal momento più buio (la serie B) e contraddistinti, come non poteva essere diversamente, dal ritorno ai vertici e dalla riconquista del campionato.

Puillman-Juve.jpg
Probabilmente era scritto, doveva finire, il popolo Juventino di nuovo in festa, Del Piero che saluta tutti alzando al cielo la coppa dello scudetto.

 

Ora rimane l’ultima partita per lasciare un ricordo ancora più indelebile e finire con una vera apoteosi, la decima coppa Italia e la stella d’argento (così sembra che vogliano ricordarla), forza Juve, forza Alex, la nostra fame è tutt’altro che appagata.

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